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TexFanatico |
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Il Marshall del forum
   
Gruppo: Marshall
Messaggi: 2343
Utente Nr.: 1
Iscritto il: 08-Set-2006

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Nato il 26 maggio 1961 a Genova, Giovanni Bruzzo inizia la carriera di disegnatore all'età di diciassette anni presso lo studio di "Immagini e parole" di Torino, illustrando un album di figurine dedicato a Goldrake, il celebre cartoon giapponese. Continua a lavorare per lo staff di IF illustrando alcune storie d' "Oltretomba" e "Storie blu". Collabora poi con la rivista "La Bancarella" di Gualtiero Schiaffino, scrivendo e disegnando alcune storie, e con "1984" illustrando racconti fantascientifici. In seguito lavora per le edizioni italiane delle riviste "Mad" e "Creepy", realizzando copertine e illustrazioni. Per l'editore Adelfo disegna "Sumission" e "Violence". Nel 1984, inizia una collaborazione (durata fino al 1986) con Primo Carnera Editore, scrivendo e disegnando (in coppia con Ugo De Lucchi) una serie di storie brevi per le riviste "Frigidaire" e "Tempi supplementari". In seguito, si dedica esclusivamente, per un certo periodo, all'attività di illustratore pubblicitario, impegno che interrompe nel 1989 per una breve collaborazione con Renzo Barbieri Editore e con "Intrepido". Dopo aver realizzato quattro storie horror per la serie "Demon Story" (Fenix), mai pubblicate a causa della chiusura della testata, contatta la Sergio Bonelli Editore. Nel 1995, entra ufficialmente a far parte dello staff della serie intitolata all’anticonformista pilota amazzonico Mister No. La sua prima storia "Frontiera", viene pubblicata nel numero 250 della serie. Segue l'albo "New York City Blues" nel 1997 e l'albo " Serial killer" nel 2000. L'anno prima suo era stato l'acclamato maxi "C'era una volta a New York". Illustra quindi i due albi di " Morte a Manaus ", che figurano nelle edicole nel 2001. Dopo questalunga militanza tra le fila dei disegnatori di Mister No fa una puntatina tra le pagine di Dampyr, disegnando l'albo n° 42 intitolato "L'uomo di Belfast" del settembre 2003, su testi di Alberto Ostini. Torna quindi a Mister No, suo è infatti il n. 344 "Sotto il cielo di Manaus", del gennaio 2004. Il 2005 lo vede inserito nello staff della mini-serie Brad Barron, personaggio per il quale disegna tre storie, il n° 4 "I conquistatori" dell'agosto 2005, il n° 11 "Il culto del dolore" del marzo 2006 e il n° 18 "Vincitori e vinti" dell'ottobre dello stesso anno. Bruzzo si unice quindi allo staff di disegnatori di Tex Willer, dove realizza la storia "L'uomo di Baltimora, sempre su testi di Tito Faraci, nelle edicole nel gennaio e febbraio del 2010. E' attualmente al lavoro su una nuova sceneggiatura texiana di Tito Faraci. ************************************************Ecco lo spazio dove porre le vostre domande a Giovanni Bruzzo. Da parte mia rammento che la sua presenza sul forum, così come quella di tutti gli altri autori/disegnatori, è una disponibilità nei confronti di tutti noi che non significa un obbligo da parte sua a rispondere. Tagliando corto, un " BENVENUTO!" a Giovanni Bruzzo ed un immenso grazie per l'onore che fa al forum.
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Sam Stone |
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Cacciatore di Taglie
    
Gruppo: Rangers
Messaggi: 3250
Utente Nr.: 367
Iscritto il: 11-Ott-2008

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Wasted Years |
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Unregistered

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Benvenuto anche da parte mia. Io, da fan di Tex e Brad Barron e grande estimatore dei tuoi lavori, sono felicissimo della tua iscrizione, e spero ti troverai molto bene tra di noi. A presto sul forum.
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paco ordonez |
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Nizziano(e Boselliano)del forum
    
Gruppo: Collaboratori
Messaggi: 3928
Utente Nr.: 608
Iscritto il: 12-Ago-2009

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Caro Giovanni, il tuo post di ieri mi ha davvero colpito...davvero,è molto bello sapere che un disegnatore di Tex,che contribuirà a mandare avanti la "baracca" in futuro,ama il personaggio da sempre,tanto da essere cresciuto a "pane e Tex".Mi sembra quasi un marchio di garanzia per il tuo lavoro,un affidare Tex in buone mani. Io ho criticato il tuo lavoro,e me ne sono pentito dopo aver letto il tuo post:infatti immagino che per chiunque non deve essere facile affrontare Tex-e figuriamoci quanto deve essere difficile per uno che lo legge da una vita:percui se imprecisioni o indecisioni ci sono state davvero,per quanto mi riguarda sono più che giustificate! Su una cosa,come tu stesso dicevi,non ci possono essere dubbi:il west che hai disegnato in "L'uomo di Baltimora" è puro west,realizzato graficamente come meglio non si potrebbe!! Quindi:avanti così Giovanni!!
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Bruzz |
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Straniero
Gruppo: Autori TexWiller
Messaggi: 6
Utente Nr.: 748
Iscritto il: 09-Gen-2010

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Saludos amigos! ringrazio tutti per il calorosissimo benvenuto. Mi ha fatto davvero piacere. Rispondo alle vostre domande:
QUOTE | Giovanni, avrei una domanda da farti: hai detto che per prepararti a disegnare questa storia hai guardato vari film western e riletto alcuni Tex risalenti al periodo della tua infanzia: hai scelto dei film e dei numeri di Tex particolari che si avvicinassero come ambientazione e trama a "L'Uomo di Baltimora"? |
AtTheRocks, no, non ho cercato solo film che avessero ambienti sul genere della sceneggiatura. Più che altro mi è servito per entrare in ambiente western. Riderai, ma all'inizio ascoltavo musica western per lo stesso motivo. Comunque sono partito dai classici di John Ford per passare poi a Sam Peckinpah e finire con tutte le interpretazioni western di Clint Eastwood e Charles Bronson.
QUOTE | Riguardo Carta matite,pennelli pennini o penne a china, che materiali usi? Hai un tuo blog o un sito dove posti i tuoi "work in progress"? Più difficile disegnare Tex, "Mister No" o "Brad Barron" ? |
Jim Davis, la carta che uso è normalissimo F4 liscio. In quanto al resto uso china e pennello ma anche pennarelli brush, pennarelli vari. Ad alcuni modifico la punta con una lametta. Il pennino mi piace molto, però l'ho abbandonato parecchio tempo fa per una questione di comodità. Ti posso dire inoltre che non ho un blog o roba del genere e per la verità preferisco non averlo. Infine, Tex è sicuramente più difficile di Mister No e Brad Barron. Prossimamente, in un'intervista che comparirà sul blog portoghese di Tex del nostro Zeca, spiegherò nel dettaglio proprio questo tipo di differenze.
QUOTE | Caro Giovanni, il tuo post di ieri mi ha davvero colpito...davvero,è molto bello sapere che un disegnatore di Tex,che contribuirà a mandare avanti la "baracca" in futuro,ama il personaggio da sempre,tanto da essere cresciuto a "pane e Tex".Mi sembra quasi un marchio di garanzia per il tuo lavoro,un affidare Tex in buone mani. Io ho criticato il tuo lavoro,e me ne sono pentito dopo aver letto il tuo post:infatti immagino che per chiunque non deve essere facile affrontare Tex-e figuriamoci quanto deve essere difficile per uno che lo legge da una vita:percui se imprecisioni o indecisioni ci sono state davvero,per quanto mi riguarda sono più che giustificate! Su una cosa,come tu stesso dicevi,non ci possono essere dubbi:il west che hai disegnato in "L'uomo di Baltimora" è puro west,realizzato graficamente come meglio non si potrebbe!! Quindi:avanti così Giovanni!! |
paco ordonez, non pentirti! le vostre critiche sono davvero uno stimolo a migliorare. Oltretutto le ho condivise sinceramente quasi tutte. Comunque ti ringrazio. Credo tu abbia capito in quali problemi sono incappato. A presto!
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TexFanatico |
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Il Marshall del forum
   
Gruppo: Marshall
Messaggi: 2343
Utente Nr.: 1
Iscritto il: 08-Set-2006

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QUOTE (Bruzz) | QUOTE | Riguardo Carta matite,pennelli pennini o penne a china, che materiali usi? Hai un tuo blog o un sito dove posti i tuoi "work in progress"? Più difficile disegnare Tex, "Mister No" o "Brad Barron" ? |
Jim Davis, la carta che uso è normalissimo F4 liscio. In quanto al resto uso china e pennello ma anche pennarelli brush, pennarelli vari. Ad alcuni modifico la punta con una lametta. Il pennino mi piace molto, però l'ho abbandonato parecchio tempo fa per una questione di comodità. Ti posso dire inoltre che non ho un blog o roba del genere e per la verità preferisco non averlo. Infine, Tex è sicuramente più difficile di Mister No e Brad Barron. Prossimamente, in un'intervista che comparirà sul blog portoghese di Tex del nostro Zeca, spiegherò nel dettaglio proprio questo tipo di differenze.
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Premetto che non ho ancora l'albo (spesso mi arriva in ritardo...), ma in questa tua risposta c'è un punto che mi ha "sorpreso".
Magari è un aspetto talmente usuale che la maggior parte degli artisti non lo dicono, ma sino ad ora ho sentito solo Civitelli parlare di modifiche ai pennarelli.
La mia è quindi una curiosità legata a quest'aspetto. Come sei giunto alla modifica della punta dei pennelli? Parlando magari una volta con Civitelli stesso? Oppure a seguito di risultati "insoddisfacenti" ottenuti con i pennelli classici?
Inoltre, come curiosità "personale", come hai scoperto il forum? Tramite Tito o lo conoscevi già?
Detto ciò, rinnovo i ringraziamenti per la tua presenza/disponibilità e ti auguro di trovarti bene tra noi.
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antoine |
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Sbarbatello

Gruppo: Allevatore
Messaggi: 59
Utente Nr.: 442
Iscritto il: 07-Gen-2009

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benvenuto tra le file dei disegnatori di tex.ho letto la tua storia e mentre sono in attesa della conclusione devo dire che stimo il tuo tratto infatti dopo villa e civitelli sono pochi i disegnatori che ammiro tra le fila di tex.tra le quali ormai ti annovero,considerando che sei in procinto come leggevo pocanzi di disegnarne un'altra per faraci.ti saluto cordialmente ed auguri per il tuo lavoro.
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